La Traviata, opera rivoluzionaria di denuncia sociale

Giovedì 27 giugno al Teatro del Popolo (ore 21.00) ultimo appuntamento del “Giugno Musicale Castellano” con uno dei maggiori capolavori della storia del teatro musicale

Un’opera rivoluzionaria di denuncia sociale, che dopo un debutto disastroso - nel 1853 - divenne in assoluto uno dei più grandi capolavori della storia del teatro musicale. E’ questo il biglietto da visita de “La Traviata”, opera lirica musicata da Giuseppe Verdi, che andrà in scena al Teatro del Popolo di Castelfiorentino giovedì 27 giugno, alle ore 21.00 (ingresso a offerta libera).

Ultimo spettacolo del “Giugno Musicale Castellano” (la rassegna promossa dall’Associazione Orpheus, dall’associazione “Amici della Lirica Umberto Borsò” e dalla Filarmonica “G. Verdi” in collaborazione con la Scuola di Musica e il patrocinio del Comune di Castelfiorentino) “La Traviata” resta ancora oggi una delle opere più moderne e amate dal compositore emiliano, sebbene tratti un tema giudicato scandaloso per l’epoca.

Al centro della rappresentazione è il dramma della protagonista, Violetta, e la denuncia verso l’ipocrisia della società, che tende a circoscrivere le relazioni in un ambito ristretto e bigotto. La parte corale sarà affidata al Coro Lirico Castellano (compagine nata due anni fa all’interno dell’Associazione “Amici della Lirica Umberto Borsò) affiancata da un ristretto numero di coristi professionisti come Maila Fulignati (soprano che interpreta il personaggio di Violetta) il tenore Alessandro Fantoni, il baritono Sergio Bologna. L’esecuzione dell’opera sarà sostenuta dall’Orchestra Orpheus (diretta dal Maestro Gabriele Centorbi), mentre la regia, le scene e i costumi sono a cura di Franco Spina, da pochi giorni entrato a far parte della nuova Giunta comunale con la delega a Cultura,eventi, comunicazione, turismo, city brand, centro storico.

“La Traviata – osserva Franco Spina – è un’opera inesauribile, capace di raccontarsi ogni volta in modo diverso, perché privo di confini e ricco di implicazioni e conseguenze è il suo tema principale: lo scontro tra il perseguimento della felicità e del proprio bene e la “fedeltà” alla propria natura morale, il “dovere di appartenenza a un preciso universo etico, lo scontro tra stato di natura e civiltà”

“Lo spettacolo che conclude la rassegna del Giugno Musicale Castellano – osserva il Sindaco, Francesca Giannì – è il frutto di una collaborazione feconda tra alcune delle più belle realtà associative che operano nel nostro territorio, per riaffermare l’opera lirica come un appuntamento di alto livello, ricco per la qualità artistica dei suoi interpreti, strettamente connaturato alle radici e all’identità culturale della comunità di Castelfiorentino. Sono altresì felice che la rassegna si concluda all’interno del Teatro del Popolo, l’infrastruttura culturale più attiva e dinamica della nostra città e sicuramente uno dei teatri storici più importanti della Toscana”.