Il Giglio, un’opera artistica per dire “Benvenuti a Castelfiorentino”

Una felice sintesi tra la valorizzazione dell’identità territoriale e una visibilità a trecentosessanta gradi, come si conviene alla fisionomia di una rotatoria.

E’ questo il nuovo “Giglio” (un’opera di acciaio inox di due metri e mezzo di altezza) che oggi pomeriggio sarà inaugurato alla Rotonda sulla Circonvallazione Ovest (Via Machiavelli/via Profeti), realizzato da Bruna Scali e Silvano Salvadori nell’ambito di un concorso promosso dal Comune di Castelfiorentino e finalizzato a diffondere modalità innovative di decoro e arredo urbano.

Presenti all’inaugurazione il Sindaco, Alessio Falorni, il Vicesindaco, Claudia Centi, il dott. Alberto Maria Pollastrini, i rappresentanti delle contrade del Palio, infine gli autori Bruna Scali e Silvano Salvadori, i quali hanno voluto richiamare attraverso quest’opera l’orgoglio dei castellani per la loro “identità civica” (attestata dal simbolo del Giglio, testimone peraltro dello stretto legame con Firenze), e di proporla come una sorta di biglietto di “benvenuto” o di “arrivederci” per quanti arrivano o transitano dal territorio comunale di Castelfiorentino.

Elementi distintivi dell’opera sono, in particolare, la sua conformazione quadrifacciale, che la rende ben visibile da qualsiasi punto della rotatoria, e i materiali utilizzati, che evocano alcune caratteristiche del passato industriale di Castelfiorentino: il vetro, cui è collegata anche l’importante tradizione di lavoro delle fiascaie; l’acciaio, che richiama alla memoria collettiva l’industria del “Ferruzzino”; infine il cotto, in omaggio alla diffusa presenza fino agli anni Settanta di fornaci per la produzione di laterizi.

Il Giglio è formato da due dischi di acciaio inox che si intersecano fra loro, su ciascuno dei quali è inciso con il laser un mezzo giglio, in modo da renderlo sempre visibile, sia di prospetto che in angolo. Ogni disco è supportato da un telaio portante su cui sono fissate quattro lastre in vetro rosso temperato, scostate dall’acciaio in modo da conferire, in base all’insolazione, effetti di tridimensionalità. Il tutto è ancorato da una complessa struttura ad incastro ben ancorata al suolo, che viene coperta da una semisfera in cotto.

“Siamo felici – osservano il Sindaco Alessio Falorni e il Vicesindaco Claudia Centi – di poter finalmente inaugurare quest’opera, che raffigura lo stemma della nostra città e contestualmente richiama il legame di filiazione con una delle città d’arte più belle del mondo, attestato del resto anche dal nome del nostro Comune. Un’opera che va nella direzione di un miglioramento del decoro urbano lungo un asse viario tra i più importanti del nostro territorio,  e rappresenta il primo step di un programma finalizzato a raccogliere progetti di ideazione e realizzazione di opere artistiche da collocare in luoghi di interesse e fruizione pubblica, incentivando contestualmente la creatività degli artisti locali”.

Hanno collaborato alla realizzazione dell’opera l’arch. Antonio Tamburini, CIF Lattoneria di Calogero Agnello (Empoli). Vetri: Bini vetri, Empoli; Cotto Chiti, Ferrone Impruneta; Lavorazione inox: S.C. Costruzioni Meccaniche srl, Empoli; Lavoro edile: Kurti Luhan; Centina in legno: Beppe Calvetti e studenti del corso di formazione professionale “Coeso”.

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