I 119 volontari della Libertà

Ieri pomeriggio inaugurazione della mostra all’aperto in Piazza Gramsci dove il 3 febbraio 1945 tanti giovani italiani partirono per la Lotta di Liberazione

Per loro era importante esserci. Affinché la Liberazione del Nord Italia dal nazifascismo non avvenisse solo grazie agli Anglo Americani, ma anche attraverso il loro contributo, quello dei Volontari italiani. Fu questo il significato autentico della scelta dei 119 giovani che il 3 febbraio 1945 partirono da Castelfiorentino per andare a combattere contro i tedeschi, durante l’offensiva decisiva che si sarebbe consumata di li a poco sulla Linea Gotica.  Armati di coraggio, di un pizzico di incoscienza e di un entusiasmo incontenibile (immortalato dalle immagini di David Bastianoni) si ritrovarono di fronte al Teatro del Popolo, incoraggiati dalla popolazione, per salire su dei camion che li avrebbero poi trasportati al Comando Alleato di Firenze e ai Centri di Addestramento.

Proprio nel ricordo di quei giovani ieri pomeriggio (in occasione dell’80° anniversario) si è tenuta nel luogo della partenza l’inaugurazione di una piccola mostra all’aperto, che segna l’avvio di un progetto più ampio dedicato all’esperienza dei volontari, alle loro testimonianze (raccolte in passato), e alla ricerca di scritti e foto inedite conservate dai familiari. Alla cerimonia erano presenti la Sindaca, Francesca Giannì, l’Assessore alla Cultura, Franco Spina, l’Assessore con delega alla Memoria, Marta Longaresi, e alcuni esponenti del “Tavolo memoria” che si è tenuto in Municipio prima dell’inaugurazione della mostra.

Dei 119 volontari partiti il 3 febbraio, ben 73 erano di Castelfiorentino, 27 di Certaldo, 8 di Montespertoli, 4 di San Miniato, 4 di Sarzana, 2 di Montaione. Alcuni erano ex militari dell’esercito smobilitati e che si erano dati alla “macchia” dopo l’8 settembre 1943, altri facevano parte delle classi (1923, 1924, 1925) richiamate durante la Repubblica Sociale Italiana, altri ancora non avevano neppure la maggiore età, e non esitarono a falsificare la carta d’identità pur di essere arruolati. Tra i “veterani” colpisce, in particolare, la presenza di Eugenio Giglioli, detto l’”Alpino”, che nel 1915 – durante la “Grande Guerra” - era già partito volontario come giovane esploratore all’età di dodici anni, contribuendo alla cattura di una pattuglia austriaca. I volontari partiti da Castelfiorentino furono inquadrati nel Corpo Italiano di Liberazione, in gran parte nel gruppo di combattimento “Legnano” (una minoranza confluì nel “Cremona”, nel “Folgore” e nel “Friuli”)

“Ieri pomeriggio – sottolinea l’Assessore con delega alla Memoria, Marta Longaresi – abbiamo tenuto il primo incontro del “Tavolo memoria”, insieme ai rappresentanti delle associazioni che da anni sono impegnati su questi temi, e abbiamo inaugurato la prima iniziativa di un progetto finanziato dalla Regione che punta a valorizzare l’esperienza dei volontari che combatterono contro i tedeschi lungo la Linea Gotica. Le iniziative in cantiere per celebrare questo 80° anniversario della Liberazione sono davvero numerose, grazie anche all’insostituibile ruolo propositivo delle associazioni, e questo è sicuramente di buon auspicio in vista della ricorrenza del 25 aprile, affinché la lezione della storia possa rappresentare un insegnamento e un monito per le nuove generazioni”.

Il progetto “I 119 volontari della Libertà” è realizzato con il contributo della Regione Toscana ai sensi della L.R. n. 3/2024.